Ai lettori di Sale & Pepe
Prendo spunto da questo post per dire la mia in merito a ciò che è successo. Anche io ho comprato Sale e Pepe di dicembre 2011 con l'allegato, scoprendo poi che non era altro che una estrapolazione dal libro del Cavoletto - Regali Golosi. Mi ero ripromessa che non avrei più comprato la rivista ma ci sono ricaduta con il numero di febbraio e il suo allegato che alla fine non era altro che l'estrapolazione dal libro di Trish Deseine - I love Torte .
Io ovviamente questi 2 libri li possiedo da mesi e mesi e in nessuna parte della rivista ho trovato scritto che gli allegati facevano riferimento a quelle pubblicazioni, sennò neppure li avrei comprati.
Vista la presa in giro ho scritto alla direttrice ma sinceramente dubito mi risponderà, se mai lo farà pubblicherò la sua risposta.
Io, ad ogni modo, la rivista non la compro più, vista la totale assenza di correttezza verso i suoi lettori. E stavolta non cambio idea.
State in guardia.
Io ovviamente questi 2 libri li possiedo da mesi e mesi e in nessuna parte della rivista ho trovato scritto che gli allegati facevano riferimento a quelle pubblicazioni, sennò neppure li avrei comprati.
Vista la presa in giro ho scritto alla direttrice ma sinceramente dubito mi risponderà, se mai lo farà pubblicherò la sua risposta.
Io, ad ogni modo, la rivista non la compro più, vista la totale assenza di correttezza verso i suoi lettori. E stavolta non cambio idea.
State in guardia.
A me è capitata la stessa esperienza con gli allegati di qualche anni fa. Ho scoperto essere stralci di libri pubblicati da Guido Tommasi Editore. Ma oltre al danno anche la beffa,essendo io all'epoca abbonata, per avere l'allegato ho dovuto acquistare un "doppione", dato che la rivista non si preoccupava di segnalare queati "speciali" ai propri abbonati.
RispondiEliminaIo condivido quanto hai segnalato e ti ringrazio, mi sarà utile per l'acquisto del libro "integrale" che mi interessa. Sono inolre d'accordo nel non acquistarla più anche per il disastroso re-styling, di cui non c'era la minima necessità.
un saluto
Melania '70